Il cambiamento cognitivo come un normale processo di invecchiamento è stato ben documentato nella letteratura scientifica. Alcune abilità cognitive, come il vocabolario, sono resilienti all’invecchiamento del cervello e possono anche migliorare con l’età. Altre abilità, come il ragionamento concettuale, la memoria e la velocità d’elaborazione, diminuiscono gradualmente nel tempo. C’è un’eterogeneità significativa tra gli adulti più anziani nel tasso di declino di alcune abilità, come le misure di ragionamento percettivo e la velocità d’elaborazione. (Wisdom NM, Mignogna J, Collins RL. Variability in Wechsler Adult Intelligence Scale-IV subtest performance across age. Archives of clinical neuropsychology: the official journal of the National Academy of Neuropsychologists. 2012;27:389–97)
Intelligenza cristallizzata e fluida I concetti d’intelligenza cristallizzata e fluida vengono utilizzati per descrivere schemi di cambiamento cognitivo per tutta la durata della vita. L’intelligenza cristallizzata si riferisce a competenze, abilità e conoscenze che sono super apprese, familiari e normalmente praticate. Il vocabolario e la conoscenza generale sono esempi di abilità cristallizzate. Le abilità cristallizzate rimangono stabili o progressivamente migliorano ad un tasso di 0,02 a 0,003 deviazioni standard per anno attraverso il sesto e settimo decennio della vita. Poiché l’intelligenza cristallizzata è dovuta all’accumulo di informazioni basate sulle proprie esperienze di vita, gli anziani tendono ad esercitare meglio compiti che richiedono questo tipo d’intelligenza rispetto agli adulti più giovani. Al contrario, l’intelligenza fluida si riferisce ad abilità che comportano problem-solving e ragionamenti su cose meno familiari e indipendenti da ciò che si è appreso. La cognizione fluida comprende la capacità innata di una persona di elaborare e apprendere nuove informazioni, risolvere i problemi, partecipare e manipolare l’ambiente. Le funzioni esecutive, la velocità di elaborazione, la memoria e l’abilità psicomotoria sono considerati domini cognitivi fluidi. Molte abilità cognitive fluide, in particolare le capacità psicomotorie e la velocità d’elaborazione, raggiungono il picco nel terzo decennio della vita e poi declinano con una stima di -0,02 deviazioni standard all’anno. Le abilità cognitive possono essere divise in specifici domini cognitivi come la velocità di elaborazione, l’attenzione, la memoria, il linguaggio, le capacità visuo-spaziali e il funzionamento-ragionamento esecutivo.
Velocità d’elaborazione La velocità d’elaborazione si riferisce alla rapidità con cui vengono eseguite le attività cognitive e alla velocità delle risposte. Questa capacità fluida inizia a diminuire nel terzo decennio della vita e continua per tutta la durata della vita. Molti dei cambiamenti cognitivi riportati negli adulti più sani sono il risultato di una velocità d’elaborazione rallentata. Questo “rallentamento” può influenzare negativamente le prestazioni in molti test neuropsicologici progettati per misurare altri domini cognitivi (ad esempio, fluenza verbale). Quindi, un calo della velocità d’elaborazione può avere implicazioni in una gran varietà di domini cognitivi.
Attenzione L’attenzione si riferisce alla capacità di concentrarsi su stimoli specifici. Lo span attentivo uditivo (conosciuto anche come memoria immediata) misurata dalla ripetizione di una stringa di cifre, mostra solo un leggero calo nella tarda età. Un effetto dell’età più evidente è visibile in compiti d’attenzione più complessi, come l’attenzione selettiva e divisa. L’attenzione selettiva è la capacità di concentrarsi sulle informazioni specifiche nell’ambiente ignorando le informazioni irrilevanti. L’attenzione selettiva è importante per compiti come ad esempio avviare una conversazione in un ambiente rumoroso o guidare un’auto. L’attenzione divisa è la capacità di concentrarsi su più attività contemporaneamente, ad esempio parlare al telefono durante la preparazione di un pasto. Gli adulti più anziani hanno prestazioni peggiori degli adulti più giovani in compiti che comportano la memoria di lavoro, che si riferisce alla capacità di trattenere momentaneamente le informazioni nella memoria mentre si manipolano contemporaneamente tali informazioni. Ad esempio, gli adulti più anziani possono avere difficoltà a ordinare una serie di lettere e numeri nella sequenza alfanumerica corretta o calcolare la mancia del conto del ristorante.
Memoria Una delle più comuni lamentele inerenti i disturbi cognitivi tra gli adulti più anziani è il cambiamento nella memoria. Infatti, il gruppo di adulti più anziani non si cimentano così come gli adulti più giovani su una varietà di test di apprendimento e di memoria. I cambiamenti di memoria legati all’età possono essere correlati alla velocità d’elaborazione rallentata, alla ridotta capacità di ignorare informazioni irrilevanti e al diminuito uso di strategie per migliorare l’apprendimento e la memoria. Due principali tipi di memoria sono la memoria dichiarativa e non dichiarativa. La memoria dichiarativa (esplicita) è il ricordo consapevole di fatti e di eventi. Due tipi di memoria dichiarativa includono la memoria semantica e la memoria episodica. La memoria semantica coinvolge informazioni di base, uso di lingue e conoscenze pratiche, per esempio, conoscere il significato delle parole. La memoria episodica (conosciuta anche come memoria autobiografica) è la memoria per eventi personalmente esperiti che si verificano in un luogo e un tempo specifici. Può essere misurata dalla memoria di storie, di parole o di figure. Mentre il declino della memoria semantica e episodica si verificano con il normale invecchiamento, la tempistica di questi declini è diversa. La memoria episodica mostra un declino costante, mentre la memoria semantica mostra il declino più tardivo. La memoria non dichiarativa (implicita) è l’altro tipo di memoria principale. Questo tipo di memoria è al di fuori della consapevolezza di una persona. Un esempio di memoria implicita è ricordare come cantare una canzone familiare, come “Buon compleanno”. La memoria procedurale è un tipo di memoria non responsabile e coinvolge la memoria per le competenze motorie e cognitive. Esempi di memoria procedurale includono ricordare come legare una scarpa e come guidare una bicicletta. A differenza della memoria dichiarativa, la memoria non dichiarativa rimane invariata per tutta la durata della vita in un adulto sano. La memoria può anche essere suddivisa in diverse fasi. L’acquisizione è la capacità di codificare nuove informazioni nella memoria. Il tasso di acquisizione diminuisce per tutta la durata della vita. Tuttavia, il mantenimento d’informazioni con successo è conservata in adulti anziani sani. Altri tipi di declino della memoria si verificano con la perdita d’informazioni durante il loro recupero della memoria, ovvero la capacità di accedere alle informazioni appena apprese.
Linguaggio Il linguaggio è un complesso dominio cognitivo composto da abilità cognitive cristallizzate e fluide. La capacità complessiva del linguaggio rimane intatto con l’invecchiamento fisiologico. Il vocabolario rimane stabile e migliora nel tempo. Alcune eccezioni alla tendenza generale della stabilità con l’età sono rappresentate dalla denominazione del confronto visivo o la possibilità di vedere un oggetto comune e di nominarlo, rimane pressoché uguale fino all’età 70, e poi declina negli anni successivi. La Fluenza verbale, che è la capacità di eseguire una ricerca di parole e di generare parole per una certa Categoria (ad esempio, lettere, nomi di animali) in una certa quantità di tempo, mostra un declino con l’invecchiamento.
Capacità visuo-spaziali / visuo-costruttive. Questo gruppo di funzioni cognitive comporta la capacità di comprendere lo spazio in due e tre dimensioni. Le abilità di costruzione visiva, che coinvolgono la capacità di mettere insieme pezzi singoli per creare un insieme coerente (ad esempio, assemblaggio di mobili da una scatola di parti), diminuisce nel tempo. Al contrario, le capacità visuo-spaziali rimangono intatte. Queste abilità includono la percezione degli oggetti, la capacità di riconoscere oggetti familiari come oggetti domestici o facce e la percezione spaziale, la capacità di apprezzare la posizione fisica degli oggetti da solo o in relazione ad altri oggetti.
Funzioni esecutive Il funzionamento esecutivo si riferisce alle capacità che permettono ad una persona di impegnarsi con successo in un comportamento indipendente, appropriato, mirato e auto centranto. Questo include una vasta gamma di abilità cognitive come la capacità di monitorare, pianificare, organizzare, motivare, essere mentalmente flessibili e risolvere problemi. La ricerca ha dimostrato che la formazione, l’astrazione e la flessibilità mentale diminuiscono con l’età, in particolare dopo i 70 aa, così come gli adulti più anziani tendono a pensare più concretamente di adulti più giovani. L’invecchiamento influisce negativamente anche sull’inibizione della risposta, ovvero la capacità di inibire una risposta automatica a favore di una nuova risposta. Le abilità esecutive che richiedono una componente motoria veloce sono particolarmente suscettibili agli effetti di età. Lo studio di Whitehall ha anche riscontrato declinazioni nel ragionamento induttivo, misurato con compiti di ragionamento verbale e matematico, a partire dall’età di 45 aa. Il ragionamento con materiale sconosciuto diminuisce anche con l’età. Altri tipi di funzioni esecutive, come la capacità di apprezzare le somiglianze, descrivere il significato dei proverbi e il ragionamento su materiale familiare, restano stabili per tutta la vita.